Massima attenzione ai tempi della natura
In un contesto di agricoltura biologica, dove mancano per disciplinare i diserbanti e i concimi minerali, l’agricoltore non ha strumenti rapidi per intervenire in caso di infestazioni di malerbe, attacchi di insetti nocivi o carenza di nutrienti. Per sopperire a questa mancanza bisogna studiare i cicli delle piante, la vita degli insetti e conoscere i fabbisogni nutritivi delle colture.
La parola d’ordine è “diversificare”.
Bisogna partire da lontano con le rotazioni, non riproporre ogni anno la stessa coltura per non imporre una selezione su malerbe e insetti, inserendo una leguminosa, un prato stabile o un sovescio si migliorerà la struttura del terreno tramite l’azotofissazione e l’azione delle radici, oltre a creare un ambiente favorevole all’insediamento di animali utili.
Le lavorazioni dovranno rispettare la “tempera” del terreno per cui dovranno essere fatte solo con la giusta umidità della terra, inoltre si dovrà studiare molto bene il tempo in cui intervenire sulla base del ciclo colturale e non sul nostro tempo libero questo per poter contrastare al meglio la nascita delle malerbe.
Stiamo studiando anche la possibilità che ci sia un certo grado di consociazione e di allelopatia tra piante diverse.
Ricerca di attrezzi o azioni che sostituiscano l’azione del diserbo
Una volta che ho seminato la mia coltura come posso aiutarla nella competizione contro le altre erbe sicuramente più competitive?
Anche in questa fase l’agricoltore bio non ha strumenti che danno risultati immediati ma deve partire prima della semina con le “false semine” quindi preparare il terreno per la semina ma invece di seminare ripassare l’erpice per rovinare le malerbe già in fase di germogliazione e ridurre la banca semi. Si possono fare anche tre o quattro passaggi di erpice in più prima di seminare, più germogli vedono la luce, meno malerbe si svilupperanno. Una volta che si è immesso il seme nel campo dovremo intervenire con strumenti differenti quali strigliatori e sarchiatori.
Si stanno provando anche altre tecniche sfruttando come sovesci piante che producono sostanze germicide (tipo la senape o le brassicacee) oppure piante che allettate coprano il terreno e non permettano la geminazione delle malerbe.
Grazie alla sperimentazione sostenuta da RisoBioSystems, è stata portata avanti nel biennio 2017-2019 una ricerca partecipata tra la nostra azienda agricola e i ricercatori che hanno aderito al progetto con l’obiettivo di ridurre gli effetti negativi delle fermentazioni sulla germinazione del riso. In campo sono state effettuate 2 differenti prove tecniche.
Di seguito la spiegazione tenuta da Stefano sulle tecniche di Pacciamatura Verde in occasione del convegno sul riso tenutosi a Milano il 4 marzo 2019