Il riso CARNAROLI è considerato il “principe” dei risi”, il primo che si associa all’idea di un risotto, “nasce nell’acqua di baraggia e muore nel buon vino vercellese”
Su disposizione di decreti ministeriali delle politiche agricole diversi risi possono fregiarsi di questo nome (oltre alla pianta classica di Carnaroli, anche le varietà Carnise, Karnak, Carnival…), la produzione aziendale si concentra sulla varietà classica identificata nel 1945 dall’incrocio con le varietà di riso Vialone e Lencino. Questo chicco ha una particolare tenuta alla cottura ed è molto richiesto dai ristoratori.
È largamente utilizzato, senza distinzioni regionali, per amalgamare i sapori più diversi. È un riso lungo di tipo japonica appartiene alla classe del riso superfino le sue grandi dimensioni e l’alta percentuale di amilosio assicurano una bassa collosità e un’ottima tenuta alla cottura.
Ha inoltre una grande capacità di assorbimento; questa caratteristica lo rende ideale per risotti ben sgranati e per insalate di riso.
Dicono di noi: “Un risotto senza punti deboli, di alta cucina, capace con un ottimo cuoco di entusiasmare gli invitati.”
Il riso superfino ha i chicchi grossi ed allungati e si cuoce in un tempo variabile tra i 16-18 minuti.
I valori nutrizionali del superfino Carnaroli per 100g di prodotto sono:
– Valore energetico: 348 Kcal – 1478 Kj
– Proteine: 7,2 g
– Carboidrati: 76 g
– Grassi: 1,6 g